venerdì 5 settembre 2014

Il re dei formaggi


Il Parmigiano-Reggiano è un formaggio a denominazione d’origine protetta: ciò significa che è garantito, per i suoi tratti distintivi e per il suo legame con la zona di origine, da un sistema di norme UE volte a tutelare allo stesso tempo i consumatori e i produttori.

La produzione del latte e la trasformazione in formaggio avvengono esclusivamente nelle province di: Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del fiume Po.

Solo il formaggio ottenuto secondo le regole del Disciplinare di Produzione può essere denominato Parmigiano-Reggiano e riportare sulla forma i marchi e contrassegni che, nella loro integrità, lo identificano come prodotto DOP.

Come gustarlo:

- Come Aperitivo: lo stagionato 18 mesi  è ideale  abbinato a verdure crude. Per sottolineare il suo sapore delicato, è squisito con mostarde di frutta non troppo piccanti. Da servire con un bicchiere di vino bianco secco.

- Insaporire tutti i piatti:  lo stagionato 24 mesi si abbina perfettamente alla maggior parte dei primi piatti, alle zuppe e alle vellutate, sia grattugiato che in petali.
Anche la crosta, può essere aggiunta nella cottura di minestroni e creme di verdura.

- Con la frutta: è grandioso con frutta fresca di stagione, come mele, uva e fragole.
Il Parmigiano Reggiano stagionato dai 24 ai 28 mesi è eccellente con qualsiasi tipo di frutta secca (noci, nocciole) e particolarmente consigliato con le prugne secche.

mercoledì 3 settembre 2014

Pane nero ai semi misti




Questo pane è delizioso per colazione, oppure durante i pasti, o anche tostato da solo con olio extravergine di oliva, formaggi stagionati inzuppati di miele o marmellata come ad esempio quella di cipolle di Tropea.
Questa ricetta è per la macchina del pane.

Le dosi si riferiscono ad un panetto di quasi 1 KG di peso da cotto.

Acqua 450 ml
2 cucchiaini di sale rasi
Farina integrale 200 g
Farina di segale 200 g
Farina di farro 80 g
Semi di girasole 40 g
Semi di zucca 35 g
Semi di lino 1 cucchiaio
Semi di sesamo 1 cucchiaio
e tutti i semini che volete, potete prendere anche i sacchetti con i semini già pronti
Lievito di birra secco 1 bustina

Mettete gli ingredienti nel cestello con programma integrale, io certe volte uso anche il programma dolce o morbido, crosta media, ma quello dipende da quello che preferite voi.

martedì 2 settembre 2014

A tutto pepe!!!

Impariamo un pò a conoscere le spezie e a valorizzarle nelle nostre preparazioni!

Alloro o lauro:
  Utilizzato nei piatti di carne e pesce, insaporisce intingoli, sughi, brasati, arrosti e lessi. Indispensabile nella profumazione di selvaggina e pietanze marinate, si usa anche nella cottura dei legumi e le sue foglie non mancano mai nei mazzetti aromatici utilizzati per zuppe e minestre oltre che nei patè, nei ripieni e nelle conserve in genere. Ottimo per aromatizzare aceto e salamoia e ideale da aggiungere
all'acqua per cuocere le castagne lesse o bollire il polpo.


- Basilico: Il basilico ha un profumo intenso da "sublimare" nel pesto  è irrinunciabile nella "pummarola", sulla pizza, nell'insalata di pomodori. Conserva i rametti con le radichette in un vasetto d'acqua. Le foglie non vanno tritare, ma spezzettate con le mani per non ossiderle.


- Cannella: È un ingrediente fondamentale della pasticceria tradizionale, mentre, nella cucina indiana e mediorientale entra in piatti a base di carne, e riso. E' presente nella maggior parte delle miscele di spezie.
Se si utilizzano le stecche intere è importante ricordarsi di toglierle prima di servire una pietanza in tavola. 



- Coriandolo: macinato o in grani, oppure fresco (dagli ortolani più forniti, assomiglia al prezzemolo ed è molto usato nella cucina sudamericana).

- Erba cipollina: può essere usata per arricchire un'insalata, rifinire una minestra vellutata, guarnire i piatti o insaporire maionese e burro. Fa parte delle cosiddette "fines herbes" della cucina frncese (insieme, tra le altre, a cerfoglio e dragoncello).